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L'officina del sociale
La ricerca condotta è stata incentrata, prima di tutto, sulla raccolta di informazioni circa la storia di questo immobile, che affonda le radici nel lontano 1794 quando entra in funzione sotto forma di Conservatorio Femminile, ospitando nel corso del 18° e del 19° secolo una media di 25 orfane; è successiva la costruzione della Chiesa di Santa Maria della Purità, edificata grazie alla concessione di donazioni private, come l’Arcivescovo della Chiesa di Otranto, e fondi pubblici. Dopo essere stato nelle mani della Commissione di Beneficenza locale dalla prima metà XIX secolo, nel 1965 diventa un asilo infantile, idoneo ad ospitare ed educare i bambini poveri dall’età compresa tra i 3 e i 6 anni ed è gestito con fondi del bilancio municipale e sussidi del Ministero della Pubblica Istruzione.
Ingresso piano secondo. Quì si trovavano in tempi recenti i vecchi dormitori delle ragazze ed ancora qui giacciono ammassati i letti. Questa zona risale alla metà dell'800 ed è stata ampliata con stanze nei primi del 900. Il secondo piano è in attesa di un imminente restauro con lavori già in corso.
Nel 1986 nasce, dalla fusione del conservatorio e dell’asilo infantile, l’Istituto Immacolata come I.P.A.B. (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza). Il passaggio ad A.S.P. (Azienda pubblica di Servizi alla Persona) avviene definitivamente il 28 agosto 2012, anno in cui sono attuati i progetti NetAbility (Servizio di accompagnamento al lavoro per diversamente abili) e il Centro Diurno Socio-educativo e Riabilitativo, secondo quanto descritto nel libro “Dal settecentesco Conservatorio Femminile Madonna della Purità alla moderna Azienda di Servizi alla Persona Istituto Immacolata” di Pietro Congedo.
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Salone ottocentesco posto al piano terra prima dei lavori. |
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Stesso salone dopo i lavori del 2012 adibito a sala pluriuso |
I servizi attivati con il finanziamento sono due: il Centro Polivalente “Di.Re”, conforme all’art.105 del Regolamento regione Puglia , che offre attività ludico-ricreative, grazie all’ausilio tecnico disponibile, a soggetti disabili con bassa compromissione delle autonomie funzionali, e il Centro Socio-Educativo Rieducativo “CDD Immacolata”, conforme all’art.60, che garantisce attività laboratoriali a disabili dall’autonomia notevolmente compromessa, anche a livello psico-sensoriale. Tali servizi hanno generato 8 posti di lavoro a tempo determinato (che saranno stabilizzati con la legge Madia) e 3 posti nel campo amministrativo.
I dati raccolti hanno consentito al team di prendere consapevolezza della situazione di due fasce sociali particolari, quella dei disabili e quella degli anziani, e hanno permesso di comprendere come questa sia una realtà che spesso, purtroppo, appare lontana.